A VOCE ALTA, A CIELO APERTO II

>>Sentieri di conchiglie, Cosa succede
Momento conclusivo di
Calderara Incanta 2012
Lo scorso week end siamo stati ancora una volta spettatori di un evento di lettura all’aperto veramente coinvolgente e pieno di stimoli accuratamente pensati e collocati. L’associazione Funamboli che gestisce il centro ReMida Bologna_Terre d’Acqua è stata promotrice di due giornate di letture presso il parco Morello di Calderara di Reno (BO).
Lettrici animano la lettura di
Sentieri di conchiglie
di Bruno Tognolini

La seconda edizione di Calderara Incanta, questo il nome dell’iniziativa, ha saputo fare di uno spazio verde di città un vero teatro con scenografie di alberi, platea di morbida erba e aria, aria da respirare ed emozionare attraverso le immagini, le parole e le musiche evocate dalle tante voci che hanno narrato, cantato e…incantato. In sette punti dislocati nel parco, ad orari alterni, sono state lette ad alta voce storie per bambini e adulti ispirate ai quattro elementi (Terra, Acqua, Sole e Vento), tratte da testi di letteratura per l’infanzia, in omaggio al 2012, dichiarato dall’ONU, “Anno delle energie sostenibili”. 

Anche parti di due opere di Bruno Tognolini edite da Fatatrac sono stati letti in questo contesto: Sentieri di Conchiglie e di La sera che la sera non venne.
I lettori volontari che hanno messo a disposizione il loro tempo e la loro voce in queste due giornate hanno tutti frequentato gli incontri di lettura ad alta voce rivolta all’infanzia proposti da ReMida.
Nel pubblico, in ascolto, come spesso accade quando le storie sono le protagoniste, una forte rappresentanza di tutte le età.
 

da Luglio… DI MARE AL MARE

>>Bruno Tognolini, >>Chiara Carrer, >>Sentieri di conchiglie, Cosa succede

Estate. Tanti i bambini che in questi giorni esplorano quel luogo unico che è da sempre la spiaggia, così diversa dagli ambienti in cui si trascorre il tempo durante l’anno. Tutti ricordiamo quanto fossero speciali quei momenti della nostra infanzia fatti di attimi indimenticabili, come la trepidante attesa per il bagno, la mamma che col telo ci sfrega la schiena per scaldarci dopo un ammollo troppo prolungato e l’immancabile merenda, essenziale per la ripresa delle energie dopo gli spossanti giochi d’acqua. Poi ci sono gli ombrelloni, indispensabili protezioni per i grandi, sono basi di ritrovo per i piccoli, sotto le quali è facile rinvenire arsenali di secchielli, palette, formine e conchiglie.
E’ così anche nella spiaggia di Pamela, una bambina di cinque anni con l’abitudine di attribuire un nome proprio ad ogni cosa e di girare per la spiaggia con una scatola di latta molto speciale capace di racchiudere addirittura il sole. È lei la protagonista di Sentieri di conchiglie di Bruno Tognolini e illustrato da Chiara Carrer della collana Castellinaria. Cinque brevi racconti ambientati in riva al mare, legati tra loro in un perfetto equilibrio fra realismo e situazioni soffuse di magia.
Nell’apparente tranquillità del tempo che si trascorre in spiaggia, Pamela vive vere e proprie avventure e incontri speciali. Accade così che nel primo racconto Valentino e Maria, vicini di ombrellone di Pamela, diano la caccia a due mormorine, una storia raccontata da un duplice punto di vista, quello dei bambini e quello dei piccoli pesci in fuga.

Si fanno poi i conti con lo scirocco, il vento sciocco con la faccia da bambino antipatico che costringe ad allontanarsi dalla spiaggia prima del tempo, suscitando l’indignazione dei bambini, specie di Pamela… La piccola protagonista fa poi un incontro molto speciale: un Gigante Elegante dai piedi neri con cui instaurerà un’amicizia delicata, ma più forte dei pregiudizi dei “grandi”. Sarà il Gigante ad aiutare Pamela nell’ultimo racconto, quando, come spesso accade in spiaggia, la piccola perde di vista il proprio ombrellone e non sa più tornare dalla sua mamma.

Bruno Tognolini, maestro della parola in tutte le sue sfumature e potenzialità ci regala un libro in cui piccoli gesti, sguardi e nomi sanno trasportarci in un’atmosfera speciale, misteriosa a tratti ed evocativa. Le situazioni e i personaggi sono dipinti con grazia e poesia, ma allo stesso tempo con estrema immediatezza. Le illustrazioni di Chiara Carrer spingono a lasciarsi coinvolgere e trasportare nell’incanto di queste storie assolate.