Carte in tavole a Politicamente Scorretto

>>Gloria Francella, >>Le parole per stare insieme, Cosa succede

Della carta in tavola Le parole per stare insieme di Gloria Francella abbiamo già parlato qui. Si tratta di un vero e proprio alfabetiere che dalla A alla Z parla di convivenza civile, di legalità, delle difficoltà e delle gioie che il vivere sociale comporta. Una vera e propria squadra di esperti del tema ha dato vita per Fatatrac alla Cartaintavola illustrata da Gloria Francella e pubblicata in collaborazione con GIUNTI Progetti Educativi e di LIBERA associazioni, nomi e numeri contro le mafie. Ne riparliamo oggi perché mercoledì 27 novembre alle ore 17.00 presso la Casa della Conoscenza di Casalecchio di Reno (BO), le autrici Maria Rosaria Bortolone e Mariangela Giusti parleranno di educazione alla legalità a insegnanti, genitori ed educatori.

L’evento è inserito nel programma della ricchissima rassegna Politicamente Scorretto e in  questa occasione sarà anche inaugurata un’istallazione realizzata dai bambini di due classi di scuola primaria che hanno partecipato ai laboratori Fatatrac su Le parole per stare insieme presso la biblioteca. L’installazione sarà un invito rivolto a tutti gli utenti a scoprire i materiali prodotti dai bambini “nascosti” all’interno della biblioteca.

 

 

DUE CHIACCHIERE CON… VANNA CERCENÀ

>> I bambini nascono per essere felici - Carta in tavola, >>Gloria Francella, >>Vanna Cercenà, Cosa succede
Gavoi (Nu)
Vanna Cercenà è tornata da poco dal festival Isola delle Storie di Gavoi. Ci può raccontare che atmosfera si respira al festival e di come si è svolto l’incontro-laboratorio sul suo ultimo lavoro I bambini nascono per essere felici?
Quello di Gavoi è un festival davvero unico; saranno i boschi di lecci che attorniano il paese, il lago, le case di pietra abbarbicate su e giù per le stradine, l’accoglienza della gente che ti fa sentire come a casa… Il tutto in un’atmosfera rilassata nei tanti suggestivi spazi in cui si svolgono gli incontri. Una particolare attenzione è rivolta anche ai bambini e ai ragazzi nella parte a loro dedicata curata da Teresa Porcella, con una serie di laboratori e spettacoli svolti presso la scuola elementare.
In questo ambito si è svolto il laboratorio dedicato al mio lavoro che ho condotto con Pietro Corraini. Erano presenti una ventina di bambini sui sette anni a cui è stato spiegato brevemente il senso de I bambini nascono per essere felici. Il puzzle era stato montato in bella vista sulla parete e sono state lette  alcune filastrocche. Poi ai bambini sono stati consegnati cartoncini, pastelli forbici e carta perché potessero illustrarle a modo loro. L’albero di Gloria Francella ha suggerito di ritagliare delle foglie su cui disegnare. Ne è risultato un secondo “albero” molto colorato che poi è stato esposto nelle bacheche della scuola.
Ci siamo divertiti tutti moltissimo.
Come è nato e cresciuto il progetto di queste nuove Carte in Tavola Fatatrac?
A scrivere qualcosa sulla Convenzione dei Diritti dell’Infanzia ci pensavo da tempo, ma non era facile. L’idea mi è venuta mentre curavo la riedizione di un’altra pubblicazione della stessa collana, Le parole per stare insieme. Ho pensato che scrivere delle filastrocche molto semplici fosse il modo migliore per presentare quelle tematiche abbastanza complesse a dei bambini piccoli.
 
Qual è stato l’aspetto più difficile nella resa in filastrocca dei diritti riportati sulle carte in tavola?
All’inizio l’ampiezza e la complessità degli articoli  mi hanno un po’ spaventata; poi ho pensato che potevo suddividere le tematiche in argomenti facilmente individuabili dai bambini: la casa, la famiglia, la scuola, la salute… Oltretutto un articolo della Convenzione “obbliga” gli adulti a divulgarla fra i bambini e i ragazzi, quindi il modo doveva essere trovato! L’altra difficoltà era che io non avevo mai scritto testi per bambini piccoli ma sempre per ragazzi dai dieci anni in su. Però in famiglia ho sempre scribacchiato filastrocche per le feste, i compleanni, le varie circostanze e così… mi sono fatta coraggio e mi sono buttata.
Vanna Cercenà
Nel 2011 lei ha curato i testi di un’altra pubblicazione della stessa collana, Le parole per stare insieme, un progetto realizzato in collaborazione con l’associazione Libera, ci potrebbe parlare di questa esperienza?
È il testo di cui parlavo prima. Avevo partecipato alla fine degli anni ottanta, presso la Editrice Fatatrac, a un gruppo di lavoro su un progetto chiamato “Contromafia”. Erano nate due pubblicazioni: L’alfabeto del cittadino nella collana Carte in Tavola per i più piccoli e Viaggio nelle parole per i ragazzi più grandi. Il primo che risentiva un po’ degli anni, è stato ripreso in mano e “rinfrescato” ed io ho avuto il piacere di essere incaricata della revisione. Ora quell’alfabetiere si chiama Le parole per stare insieme.

Passiamo ora a parlare un po’ di lei… Quando ha iniziato a scrivere per bambini e ragazzi?
Verso gli anni ottanta, proprio in concomitanza con i progetti Intercultura e Contromafia della Fatatrac.
La sua bibliografia è ricca di testi che parlano di intercultura, di legalità e di vivere civile; che cosa l’ha portata a dare tanta rilevanza a questi temi nell’ambito della letteratura per l’infanzia?
Mi sono occupata  dell’inserimento e della scolarizzazione dei bambini stranieri nella scuola all’inizio, quando il fenomeno era ancora ai primi passi. Questo mi ha portato a sviluppare una particolare attenzione alle problematiche connesse all’immigrazione, e a tutto ciò che è legato alla convivenza democratica.
Vanna Cercenà ha lavorato molto in ambito scolastico, conosce bene e “sul campo” bambini e ragazzi, come l’esperienza della scuola influisce sul suo lavoro?
La mia vita è trascorsa fra i bambini e i ragazzi e tutte le tematiche che li riguardano mi hanno sempre interessato. Devo a loro il mio desiderio di scrivere storie che li possano coinvolgere. Anche se ora non lavoro più nella scuola, fortunatamente continuo ad avere contatti con loro negli incontri a cui mi invitano  dopo aver letto i miei libri.
Progetti per il futuro?
Continuare a scrivere per i ragazzi fino a quando ne sarò capace.
 
Nella sua giornata, quale momento dedica al lavoro di scrittura? E dove lo svolge?
Non ci sono momenti particolari; scrivo quando ho voglia di scrivere, senza alcuna programmazione. Diciamo che ho sempre in cantiere qualcosa da scrivere. A casa ho sistemato il mio computer davanti a un’ampia porta finestra da cui vedo un angolo di campagna toscana.
 
Il suo libro preferito?
È impossibile rispondere a questa domanda: i libri che ho amato sono troppi!
 
Il libro che vorrebbe aver scritto lei?
Quaderno proibito di Alba De Céspedes
Il suo libro preferito da bambina?
Marigold di Lucy Maud Montgomery
Grazie, Vanna, alla prossima!

CARTE IN TAVOLA A GAVOI II

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Puzzle delle Carte in Tavola
I bambini nascono per essere felici
I diritti li aiutano a crescere

Non è un caso che a Gavoi tanti incontri abbiano come tema quello del “diritto”, un termine sempre più presente nel nostro vocabolario comune e che è alla base del nostro vivere civile; per questo diviene fondamentale che anche i più piccoli ne conoscano il significato, che siano consapevoli che, in quanto bambini, hanno dei diritti propri, perché anche “da grandi” ne siano veri promotori. Nelle Carte in Tavola I bambini nascono per essere felici, I diritti li fanno diventare grandi, le parole di Vanna Cercenà e le immagini di Gloria Francella danno una reinterpretazione della “Convenzione sui Diritti dell’Infanzia approvata dall’Assemblea Generale delle Nazioni Unite il 20 novembre 1989, ratificata dall’Italia con legge del 27 maggio 1991 n. 176 depositata presso le Nazioni Unite il 5 settembre 1991”. Data la complessità del testo originale, gli articoli sono stati raggruppati in temi principali: da quelli a carattere più generale a quelli più specifici su identità, famiglia, partecipazione, educazione, protezione, salute, informazione, controllo dell’attuazione. Ognuno di questi argomenti viene sviluppato puntualmente con il riferimento agli articoli – spiegati con termini semplici e comprensibili – e una divertente e arguta filastrocca, di cui le immagini, coloratissime e ricche di particolari, sono il perfetto complemento visivo. Come gli altri libri-gioco della collana Carte in Tavola, seguendo la numerazione delle schede, si affiancano le immagini fino a formare un’unica grande tavola illustrata: un grande albero su cui “sbocciano” le rappresentazioni dei 20 diritti riportati sul retro.

CARTE IN TAVOLA A GAVOI

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 Testi di Vanna Cercenà e illustrazioni Gloria Francella
È stata inaugurata oggi la IX edizione del Festival Letterario della Sardegna a Gavoi. Per tutto il fine settimana si susseguiranno appuntamenti, incontri e laboratori in tutto l’arco delle giornate da venerdì 29 giugno a domenica 1 luglio. Come nelle scorse edizioni, al festival parteciperanno ospiti illustri del mondo letterario e dello spettacolo che si ritrovano qui dove le vere protagoniste sono le storie che ogni anno vengono attese, ascoltate e accolte con entusiasmo da un pubblico di grandi e piccoli numerosi e appassionati; il tutto arricchito dall’atmosfera serena e unica che solo un’isola come la Sardegna può regalare. 
Il festival di Gavoi quest’anno rivolge un’attenzione particolare al tema dei “diritti”, per questo è stato scelto da Fatatrac per la presentazione della novità della collana le Carte in TavolaI bambini nascono per essere feliciI diritti li fanno diventare grandi, con i testi di Vanna Cercenà e le illustrazioni di Gloria Francella. Proprio l’autrice sarà presente domani a Gavoi per un incontro-laboratorio dalle ore 9 alle 10 presso la scuola elementare dove, con Pietro Corraini presenterà Le Carte in Tavola al pubblico.