Novità 2018: Inseparabili di Mar Pavòn e Maria Giròn

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“Siamo nate per stare insieme. Eravamo fatte una per l’altra. (…) Alla fine dormivano anche insieme, una accanto all’altra. Inseparabili! Ma un giorno è accaduta una cosa terribile.”

E cosa ci può essere di più terribile per una scarpa che essere separata dalla sua compagna? Ebbene sì, questo libro ha come protagonista… una scarpa! Una scarpa che racconta in prima persona il suo viaggio, tanto incerto quanto emozionante, che si conclude nel modo più inaspettato.

Inseparabili è un racconto intenso dalle illustrazioni delicate che parla di come la vita sappia sorprendere e restituire un senso a tutto, anche alle circostanze più difficili. Un racconto che le autrici dedicano “a tutte le bambine e i bambini che soffrono le conseguenze della guerra, a tutti gli uomini e le donne che, inseparabili dalle buone cause, dedicano la loro vita ad alleviare queste conseguenze”.

Le autrici:
Mar Pavón è una scrittrice catalana che ha pubblicato circa 50 opere tra romanzi, racconti e raccolte di poesie.

Maria Girón è una giovane illustratrice catalana. Ha pubblicato libri in Spagna e Italia e nel 2010 le sue opere sono state scelte dalla Bologna Children’s Book Fair per una mostra dedicata a Gianni Rodari.

Inseparabili
Pagine: 48, a colori
Formato: 24,8 x 30,3 cm
Età: dai 5 anni
Prezzo: euro 14,90
Prima edizione: maggio 2017
Collana: Grandi albi
CM: 72105H
EAN: 9788882225025
Acquista quihttp://www.giunti.it/libri/bambini/inseparabili/

Speciale “Guarda le stelle” parte terza – intervista agli illustratori Pia Valentinis e Mario Onnis

>>Gabriele Clima, Cosa succede, Mario Onnis, Novità, Pia Valentinis

Come nasce un’illustrazione? E come si lavora in coppia allo stesso disegno? Per rispondere a queste domande abbiamo intervistato Pia Valentinis e Mario Onnis, gli illustratori di Guarda le stelle, il libro scritto da Gabriele Clima ed edito in collaborazione con l’associazione ItaliaAdozioni, che racconta il prima e il dopo di un’adozione. Per l’occasione, i due artisti ci hanno fornito alcune immagini inedite che mostrano alcune fasi della lavorazione del libro. Questa intervista, realizzata anche con la collaborazione di Renzo Sanna, conclude il nostro speciale dedicato al questo libro.

La prima parte del nostro speciale dedicato a Guarda le stelle con l’intervista a Gabriele Clima è disponibile qui.
La seconda parte con l’intervista a Ivana Lazzarini, presidente di ItaliaAdozioni, è invece disponibile qui.

 

Intervista a Pia Valentinis e Mario Onnis

Come è nata la tua partecipazione a Guarda le stelle?
Pia: L’idea è partita da Elena Baboni, della casa editrice. La storia è molto dolce e intensa, così ho accettato.
Mario: Ho conosciuto Pia durante il master Ars In Fabula, siamo diventati amici e un giorno mi ha coinvolto chiedendomi se volevo lavorare a un libro assieme a lei.

Quali problemi o vincoli pone la rappresentazione di una tematica così delicata?
Pia: È una storia delicata e difficile, ci siamo confrontati diverse volte con ItaliaAdozioni per capire quale tono dovevano avere le illustrazioni, quali espressioni e posture i personaggi. In generale, visto il tema e la profondità del testo, abbiamo cercato un approccio semplice, leggero e giocoso.
Mario: Sin dall’inizio siamo entrati in questa storia con molta delicatezza, sin dalle prime scelte grafiche e i colori. Da parte mia c’era la volontà che le immagini non fossero troppo sdolcinate, sarebbe stato troppo semplice. Riguardando il libro credo che ci sia dentro un po’ di tensione, la noia che provano anche i bambini, e l’attesa a volte infinita per trovare una famiglia.

Hai mai visitato una di comunità di bambini in attesa di affidamento o adozione? Che idea te ne sei fatto, a quali aspetti hai voluto dare maggiore importanza nelle tue illustrazioni?
Pia e Mario: Non abbiamo mai visitato una comunità, ma abbiamo conosciuto tante persone adottate o in affido. Alcune custodiscono gelosamente l’unico giocattolo avuto in dono dalla madre naturale, e si aggrappano alla speranza di conoscere un giorno le proprie origini. Altre invece non sembrano minimamente interessate. Prima di lavorare al libro ci arrivarono tramite ItaliaAdozioni alcune testimonianze di genitori adottivi. Erano soprattutto impressioni, di paesi diversi, sulle strutture che ospitavano i bambini. Alcuni posti venivano descritti in maniera triste, probabilmente per le poche risorse disponibili. Nelle illustrazioni abbiamo cercato di dare risalto alla speranza, quella dei bambini che guardano le stelle e aspettano una famiglia.

Ti piace illustrare libri per bambini? Quali differenze riscontri rispetto alla produzione per adulti?
Pia: Mi piace sempre di più lavorare in editoria. Dopo anni di sola illustrazione, sto provando a progettare e scrivere alcuni libri, sto imparando tante cose nuove. Per me non fa molta differenza che siano libri per bambini o adulti, il mio rapporto è con il contenuto e il tono del testo (e naturalmente devo rispettare le richieste della casa editrice).
Mario: Mi piace illustrare a prescindere dal target di riferimento, posso adattarmi al testo proposto, e alle esigenze dell’editore. Ma in generale mentre disegno non penso ai bambini, e i libri illustrati piacciono alle persone di tutte le età.

Come si fa a illustrare una storia in due?
Pia: Si ragiona e si cerca soluzioni insieme, si disegna dividendosi i compiti e si guarda l’insieme alla fine, per capire se è tutto a posto.
Mario: Illustrare una storia in due è divertente, ci scambiavamo idee, bozzetti a distanza perché almeno per un periodo non eravamo vicini, poi abbiamo terminato il libro assieme. Abbiamo lavorato in sintonia, ricordo poi quando a casa di Pia abbiamo messo tutte le illustrazioni assieme e preparato il pacco per l’editore.

 

 Pia Valentinis è nata ad Udine nel 1965, ma è cagliaritana d’adozione. Vive in Sardegna infatti da quindici anni. Dopo essersi diplomata all’Istituto d’arte di Udine, ha partecipato a vari stage (Atelier des Enfants del Centro Pompidou, Stepan Zavrel, Sergio Toppi, Emanuele Luzzati). Ha illustrato numerosi libri per bambini con case editrici nazionali e internazionali. Ha esposto i suoi lavori in diverse mostre collettive e personali e nel 1995 è stata selezionata alla Biennale d’illustrazione di Bratislava. Conduce laboratori di arte visiva per bambini. Ha vinto la XXI edizione del Premio Andersen, il maggior riconoscimento italiano dedicato ai libri per ragazzi nella categoria Miglior illustratore.

 Mario Onnis nasce in Sardegna. Segue a Macerata un corso di illustrazione con Francesca Ghermandi e in seguito con Carll Cneut, Roberto Innocenti, Pia Valentinis. Dopo il master Ars in Fabula è selezionato alla Mostra degli Illustratori di Bologna nel 2014.

 

 

Sito di Pia Valentinis: www.piavalentinis.com
Sito di Mario Onnis: marioonnis.blogspot.it
Sito web di Italia Adozioni: http://www.italiaadozioni.it
Per acquistare Guarda le stellehttp://www.giunti.it/libri/bambini/guarda-le-stelle/

Speciale “Guarda le stelle” parte seconda – intervista a Ivana Lazzarini, presidente di Italia Adozioni

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Seconda parte del nostro speciale dedicato alla nascita di Guarda le stelle, il libro scritto da Gabriele Clima e illustrato da Pia Valentinis e Mario Onnis, ed edito in collaborazione con l’associazione ItaliaAdozioni, che racconta il prima e il dopo di un’adozione. Per sapere come è nata questa collaborazione abbiamo rivolto alcune domande a Ivana Lazzarini, presidente di ItaliaAdozioni.
La prima parte del nostro speciale con l’intervista a Gabriele Clima è disponibile qui.

 

Intervista a Ivana Lazzarini, presidente di ItaliaAdozioni

Perché avete deciso di patrocinare questo libro?
Con entusiasmo abbiamo deciso il patrocinio di Guarda le stelle perché affronta il tema della vita dei bambini prima dell’adozione. Generalmente i libri per bambini sull’adozione raccontano come si è formata la famiglia adottiva: il viaggio della coppia, l’incontro con il figlio e la nuova vita familiare. Narrare, invece, l’attesa e la quotidianità dei bambini in Istituto è fondamentale e questo testo lo fa con molto garbo e discrezione.

Cosa vi è piaciuto della storia e delle illustrazioni?
Tra le tante qualità di questo libro, la delicatezza è quella che maggiormente ci ha colpito. Delicatezza con la quale il testo parla agli adulti e delicatezza con cui le immagini raccontano ai bambini. La fine sensibilità di Gabriele Clima e l’aggraziata intensità delle illustrazioni di Pia Valentinis e di Mario Onnis fanno di Guarda le stelle un libro davvero eccezionale e la ristampa ce lo conferma!

Quali reazioni avete riscontrato proponendo questa storia alle coppie che hanno deciso di adottare un bambino o che l’hanno già adottato?
“Chissà se ci racconterà della sua vita in Istituto”, “Speriamo che sia un modo per dirci tutto ciò che è successo quando noi non c’eravamo”, “Partiremo dalla storia per farle domande”. Questi sono i commenti che la lettura del libro suscita nei genitori. Uno dei compiti più importanti dei genitori adottivi è proprio quello di unire il prima al dopo, di dare senso e continuità alla vita dei propri figli. Condividere i ricordi, confidarsi le cose belle e quelle brutte, riuscire a far diventare storia comune ciò che per genitori e figli è stata la vita nell’attesa, è ciò che permette nel tempo di formare la narrazione familiare. Se pensiamo poi ai bambini che arrivano nelle nostre famiglie attraverso l’adozione internazionale, dobbiamo pensare che il loro prima è fatto di cibo, lingua, usi, clima, riferimenti ecc. diversi. Questi bambini hanno capacità di adattamento, di resilienza e di apprendimento davvero eccezionali! Guarda le stelle è uno strumento delicato per veicolare contenuti profondi. Leon, Mira, Yuri, Dorina sono “porte” per parlare coi nostri figli della loro vita prima dell’adozione (e della nostra) e sono “promemoria”, perché i ricordi del prima non vadano perduti.

 

L’associazione ItaliaAdozioni è costituita da un gruppo eterogeneo di persone che hanno in comune la passione e l’attenzione per il mondo dell’adozione. Hanno unito le loro risorse e competenze per salvaguardare la coppia adottiva e la famiglia, come risorsa della socialità oltre che naturalmente del minore abbandonato, e mantenere vivo l’interesse e la cooperazione nel variegato network delle associazioni dei genitori adottivi. Il sito dell’associazione è organizzato per aree tematiche e offre una guida pratica e informazioni sugli aspetti legali, medici e psicologici e sul percorso di inserimento del bambino in famiglia e a scuola.


Sito web di Italia Adozioni: http://www.italiaadozioni.it
Per acquistare Guarda le stellehttp://www.giunti.it/libri/bambini/guarda-le-stelle/

Speciale “Guarda le stelle” parte prima – intervista allo scrittore Gabriele Clima

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Come si può raccontare il prima il dopo dell’evento adottivo a un bambino o a degli aspiranti genitori? Per questo nel 2016 è nato Guarda le stelle, scritto da Gabriele Clima e illustrato da Pia Valentinis e Mario Onnis, in collaborazione con l’associazione Italia Adozioni. In occasione della nuova edizione di questo libro, abbiamo realizzato questo speciale nel quale abbiamo intervistato gli autori e l’associazione Italia Adozioni sulla genesi di questo racconto e sull’accoglienza che ha ricevuto.

Intervista allo scrittore Gabriele Clima

Come è nato Guarda le stelle?
Si può dire dal caso, o meglio, da un orsetto di pezza visto nella vetrina di un mercatino dell’usato. Orsetto a cui, proprio come nella storia, mancava una zampa. Credo di aver visto in quella zampa un affetto negato, più che una menomazione, e su questa suggestione ho cominciato a lavorare. Poi è arrivata Italia Adozioni e insieme abbiamo “tarato” la vicenda su quelle che effettivamente sono le tappe emotive del percorso di un bambino adottato. È stato un lavoro molto accurato, che la collaborazione ha reso prezioso. Si è in pratica cercata la storia – la storia vera – a cui quella zampa poteva rimandare.

Sei uno scrittore molto attento alle tematiche sociali: qual è il tuo approccio a queste storie?
In realtà cerco di non pensare affatto alla tematica quando scrivo. Quello che mi colpisce di una storia e che mi spinge a darle corpo è la sua forza narrativa, è quel nucleo luminoso e pulsante nascosto dentro alla vicenda, o nel suo personaggio principale. Se fosse la tematica, correrei il rischio di scrivere qualcosa il cui centro non è la storia in sé, ma qualcos’altro, qualcosa “che rimanda a” o peggio ancora “che è scritto per”. E questo farebbe male, alla storia, al lettore e anche a me come scrittore. Poi è inevitabile che una storia rimandi a una tematica (o anche a più di una), ma dev’essere qualcosa che viene dopo, come conseguenza.

Giri molto per le scuole: quali sono le reazioni dei bambini a queste storie?Personalmente non ho ancora incontrato un ragazzo, dalle elementari alle superiori, che non resti affascinato da queste storie. Perché sono storie che risuonano nel loro vissuto quotidiano. È la potenza delle storie vere, delle storie piccole, delle storie a cui non servono fuochi artificiali per coinvolgere il lettore, perché parlano il linguaggio della quotidianità. Da convincere semmai sono i genitori, che spesso considerano certi temi – la guerra, la morte, il disagio – troppo forti per i ragazzi, senza accorgersi che in questi temi i ragazzi sono già immersi, basta accendere un qualsiasi canale tv. Un libro può dotare i nostri figli dei corretti strumenti di comprensione della realtà, e fungere da contraerea contro quello che tv e social media riversano ogni giorno su di loro.

 

Immaginiamo che tu voglia raccontare la storia di un bambino dopo che è stato adottato, magari il suo desiderio di sapere quale fossero la famiglia e i luoghi originari; useresti sempre Leon oppure sceglieresti di creare un altro personaggio?
Non saprei dirlo, in verità. Di solito lascio che sia la storia a catturare me, e non il contrario. Credo che un personaggio, almeno in linea di massima, abbia una sola storia da raccontare, una sola, densissima, un solo nucleo di energia – e uso quest’immagine dato che parlo con un fisico – che improvvisamente esplode creando quella supernova che è il libro. Perciò sì, credo che, se dovessi raccontare la storia di un bambino dopo l’adozione, andrei in cerca di un altro personaggio, di un altro nucleo di energia da accendere, come è stato con Leon, per trasformarlo in supernova.

Gabriele Clima vive e lavora a Milano e ha scritto molti libri per diverse fasce d’età, dai cartonati per la prima infanzia agli albi illustrati, dalla narrativa per i primi lettori ai romanzi per giovani adulti. Il suo romanzo Il sole tra le dita (San Paolo, 2016) ha vinto il premio Andersen 2017 ed è entrato nella selezione internazionale IBBY dei 50 migliori libri al mondo sulla disabilità. Tiene incontri e laboratori sulla lettura e la scrittura nelle scuole di tutta Italia, proponendo la letteratura per ragazzi come strumento per leggere e comprendere la realtà contemporanea. Per questo molte sue storie toccano tematiche sociali quali il disagio, la diversità, l’integrazione, la guerra, l’immigrazione. Tra i suoi ultimi libri, il romanzo Continua a camminare (Feltrinelli kids, 2017), che racconta l’incontro tra due bambini siriani, Salìm e Fatma, il primo in fuga dalla guerra, la seconda spinta al martirio dal padre e dal fratello; L’estate che divenni partigiana (Mondadori, 2017), sulla scoperta da parte di Giulia, dieci anni, della memoria e dell’impegno civile che la Resistenza può ancora insegnarci.

 

Sito web di Gabriele Climahttp://www.gabrieleclima.com
Sito web di Italia Adozioni: http://www.italiaadozioni.it
Per acquistare Guarda le stellehttp://www.giunti.it/libri/bambini/guarda-le-stelle/

“Proprio tutti” – intervista all’autore Christopher Silas Neal

>>Christopher Silas Neal, Cosa succede, Novità

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Pochi mesi fa Fatatrac ha portato in Italia Proprio tutti (titolo originale: Everyone) di Christopher Silas Neal, un libro speciale per i lettori di qualsiasi età, per imparare ad accettare il bisogno di piangere, la voglia di cantare o l’impeto della rabbia che può arrivare improvviso. Le illustrazioni dal tratto delicato ed essenziale accompagnano e facilitano la comprensione del tema della condivisione delle emozioni che accomuna tutti gli esseri viventi.

Nel campo dell’illustrazione Christopher può vantare un meraviglioso portfolio, ma è con Proprio tutti che debutta nella duplice veste di autore e illustratore.
Per conoscerlo meglio riportiamo e traduciamo l’intervista che ha rilasciato a Carter Higgins, curatrice del blog letterario Design of the Picture Book. Buona Lettura!


Come sei entrato nel mondo degli albi illustrati?

Over and Under the Snow (2011) di Kate Messner è stata la mia prima esperienza in questo senso. Sono illustratore da circa sette anni, ma ho sempre fatto soprattutto riviste, poster e copertine di libri, prima che la casa editrice americana Chronicle Books mi proponesse di illustrare il manoscritto di Kate. Il suo approccio alla natura era inaspettatamente poetico rispetto al classico libro che tratta di temi scientifici e Chronicle Books stava cercando un artista non tradizionale. Anche se molti degli artisti a cui mi ispiro maggiormente sono storici e rinomati autori di albi illustrati ho sempre pensato a me stesso proprio come “non tradizionale”. Illustrare un libro mi sembrava però un compito spaventoso e al di sopra delle mie capacità. La delineazione dei personaggi era qualcosa che non avevo mai provato e la preparazione delle scene non era certo il mio punto di forza.

Avevo già lavorato come designer grafico, ma con uno stile d’immagine troppo “piatto” e semplificato rispetto a quello che pensavo i lettori potessero aspettarsi da un albo illustrato. L’editoria all’epoca non aveva stili grafici tanto diversificati come oggi: la maggior parte dei libri sulla natura aveva illustrazioni dettagliate quasi quanto fotografie e non mi vedevo parte di quel mondo. Amavo però il modo di scrivere di Kate e lo staff della Chronicle Books era così gentile e professionale che ho pensato potesse essere l’occasione giusta per provare: le mie illustrazioni sono spesso calme e statiche e con un sacco di spazi vuoti – il fatto che questo libro fosse ambientato in una foresta innevata mi rassicurava. Una sfida importante è stata capire come aggiungere profondità senza usare gli elementi a cui normalmente i pittori si affidano, come la luce e la prospettiva, strumenti visivi che di solito non uso poiché mi piace far trapelare la mia personalità dalla mia arte.

Com’è nato Proprio tutti?

Quando ho incontrato il mio agente Stephen Barr alla Writer’s House, avevo un paio di vaghe idee su dei libri, anche se Stephen era più interessato alle mie gif animate. Proprio tutti ha preso vita da un’illustrazione che avevo fatto per il New York Times riguardo un ragazzo i cui genitori erano stati deportati in Messico. È un’immagine semplice di un bambino che piange e le cui lacrime si trasformano in due uccellini. Stephen pensava fosse un’idea promettente per un libro e ho impiegato l’anno successivo a trasformarla in un manoscritto e poi in una bozza di libro. Alla fine ne sono uscite 50 versioni, prima che mi decidessi a mandarla a Liz Bicknell della Candlewick.

Puoi parlarci di come hai impostato il lavoro?

Il processo di scrittura è avvenuto in modo organico. Sono partito dall’illustrazione originale del New York Times e ho provato a pensare ad altre metafore visive che includessero una natura antropomorfizzata per riflettere le emozioni umane. Dopo qualche schizzo, scrivendo e giocando con le idee, si è sviluppato un tema – quando proviamo qualcosa, il mondo lo prova con noi e ci rimanda quei sentimenti come uno specchio – e ho illustrato tre espressioni emotive date dal pianto, dalle risate e dal canto.

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Ci è voluta molta pazienza perché anche le parole venissero fuori nel modo giusto. Avevo fatto una versione dove ogni azione era descritta minuziosamente anche a parole: “la lacrima del bambino si trasformò in un uccellino e volò in cielo. L’uccellino sussurrò alle nuvole e presto anche le nuvole stavano piangendo”, ma il mio editore, il mio agente e io alla fine abbiamo concordato di puntare sulla semplicità e sul finale aperto. Dopo molte, moltissime revisioni, sono arrivato alle poche parole che appaiono nel libro. Ascoltavo molto John Lennon durante la creazione di Proprio tutti e mi sono ispirato tanto al suo modo di ripetere frasi meravigliosamente semplici. Riesco quasi a sentire le sue melodie mentre leggo “Quando piangi non sei solo. Quando ridi… la felicità sboccia. E quando canti… tutti ascoltano”.

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Volevo anche che le illustrazioni combaciassero con la semplicità del testo, così ho usato solo tre colori. Ho iniziato con qualche schizzo a matita, poi ho simulato la colorazione in digitale per visualizzare meglio la composizione. I disegni finali sono quindi stati realizzati sovrapponendo i colori come succede con la stampa. Ho scansionato le immagini in bianco e nero per poi applicare il colore strato dopo strato, prima il nero, poi il blu, poi il color carne, sovrapposti uno sopra all’altro per completare l’immagine.

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Cosa ti spinge a scegliere di illustrare un libro?

Le parole devono essere poetiche, o semplici, o sorprendenti e ci deve essere spazio per la mia “narrativa”. Se il testo è troppo descrittivo non c’è spazio per me.

Chi sono i tuoi eroi letterari?

Uno dei miei libri preferiti è Federico di Leo Lionni, un grande autore italiano (n.d.r.: con Fatatrac ha pubblicato È mio): è la semplice ed emozionante storia di quattro topini di campagna che fanno provviste per l’inverno, mentre uno di loro preferisce mettere da parte raggi di sole, colori e parole. Amo il modo in cui si può percepire il processo di lavorazione nelle immagini finali. Il lettore riesce mentalmente a separare le superfici grezze dei colori dalla carta come in puzzle.

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Qual è lopera darte che preferisci in casa tua?

Leanne Shapton dipinge blocchi di legno in modo che assomiglino a re-immaginate copertine di libri: la sua arte è tipografica e geometrica. Ho uno dei suoi blocchi dipinto come Lo squalo di Peter Benchley.

Cosa ti riserva il futuro?

Come illustratore un terzo libro con Kate Messner che uscirà ad aprile nel 2017 intitolato Over and Under the Pond. Come autore è previsto in autunno un altro libro per la Candlewick su un gatto affamato.

Per la primavera del 2018 ho in programma una serie di libri cartonati per i piccolissimi su forme, colori e animali. Infine ci sono i libri di Jennifer Adams e Barb Rosenstock da illustrare.

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Intervista di Carter Higgins per Design of the Picture Bookwww.designofthepicturebook.com/everyone-an-interview-with-christopher-silas-neal
Traduzione di Cecilia Vitiello
Sito web di Christopher Silas Nealcsneal.com
Per acquistare Proprio tuttiwww.giunti.it/libri/bambini/proprio-tutti

Novità autunno 2016

Cosa succede, Novità

Vi presentiamo tutte le novità dell’autunno 2016, una stagione ricca di creatività ed emozioni! Vi aspettiamo in libreria…

  • Al posto del naso – Un divertente gioco degli equivoci dove basta davvero solo un segno di punteggiatura per essere travolti da una serie di comici fraintendimenti in grado di divertire i piccoli come i grandi.
  • Animali da costruireUn activity book dalle cui pagine prenderanno vita 28 splendidi animali 3D da costruire e personalizzare.
  • Arte in carte – Questa speciale Carta in tavola propone un percorso di 20 laboratori d’arte e gioco pensate per bambini e ragazzi.
  • Che bello disegnare con le forme geometriche e con le forme della natura – Una proposta mirata ad esercitare il tratto, a guidare all’interpretazione dell’immagine e a stimolare la creatività, senza trascurare mai il divertimento!
  • I bambini nascono per essere felici – Un albo che racconta la “Convenzione ONU sui diritti dell’infanzia e dell’adolescenza” e parla ai piccoli di identità, famiglia, partecipazione, educazione e salute. Pubblicato con il patrocinio di Amnesty International.
  • L’inventacittà – Ancora una volta Fabrizio Silei, invita i lettori a mettersi in gioco e a costruire le proprie città e i propri paesaggi ideali.
  • Mio! – Un volume immediato e ironico che, apertura dopo apertura, racconta quello che accade a un buffo maialino che desidera cose che appartengono ai suoi amici.
  • Proprio tutti… – Un albo importante per i lettori di qualsiasi età, per imparare ad accettare il bisogno di piangere, la voglia di cantare o l’impeto della rabbia che può arrivare improvviso.
  • StoriellineeQui tutto nasce dalla linea dell’orizzonte e poi, nel pieno rispetto dell’ambiente, si forma un bellissimo fiume: un segno azzurro e sinuoso che rivela subito un’amicizia con altre due linee.E per finire il nuovissimo Calendario 2017, perché chi legge… sogna tutto l’anno!

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Aggiornamento catalogo

Cosa succede, Novità

È online il catalogo aggiornato di Fatatrac! Sfoglialo qui!
Abbiamo inserito tutte le novità già arrivate in libreria e anche alcune sorprese che vedremo più avanti, non perdetevele!

I nostri titoli più recenti: